Per lui, l’arte è un lungo cammino, un percorso durante il quale siamo costantemente influenzati da tutto ciò con cui entriamo in contatto. Questo viaggio culmina nella condivisione delle proprie idee e della propria percezione del mondo con gli altri.
Antonio Conte si esprime principalmente attraverso la pittura astratta, un genere che non mira a rappresentare fedelmente la realtà esterna, ma piuttosto ad esplorare l’interiorità dell’artista. Le sue opere non sono figurative; non cercano di riprodurre oggetti o scene riconoscibili, ma si concentrano invece sui sentimenti che possano essere di stimolo a pensieri ed emozioni personali.
Un altro aspetto distintivo delle opere di Antonio è l’uso del simbolismo. Ogni elemento nelle sue pitture ha un valore simbolico, contribuendo a creare un dialogo aperto e profondo con chi osserva. Questi simboli, spesso nascosti o stilizzati, aggiungono un ulteriore livello di interpretazione e significato, permettendo ad ogni spettatore di trovare un proprio modo di interagire con l’opera.
Oltre a creare dipinti per le sue esposizioni e collezioni private, Antonio realizza anche quadri personalizzati. Questi pezzi unici sono pensati per arricchire specifiche location, che si tratti di una stanza di casa o di un’attività commerciale. Ogni opera personalizzata è concepita per armonizzarsi con lo spazio che la ospiterà, aggiungendo un tocco di unicità e di bellezza.
In sintesi, Antonio Conte è un pittore che vive l’arte come percorso di crescita e condivisione. Attraverso la pittura astratta, utilizza il colore e il simbolismo per esprimere emozioni profonde e per stimolare una riflessione soggettiva, creando opere che arricchiscono non solo gli spazi fisici, ma anche l’animo di chi le osserva.
“I miei lavori raccontano il tempo in cui viviamo e dello scorrere del tempo ne portano i segni.
Un tempo fatto di continui mutamenti e contrasti netti, dove segni e simboli si rivelano e si celano, appaiono e scompaiono sulla tela. La materia si logora, si trasforma per creare nuove forme e sfumature dai contorni indefiniti. Le linee, i simboli e le figure geometriche si uniscono per creare un linguaggio universale.”
A cura di Marzia Lazzerini