Confortevole, sicuro e funzionale: queste sono le tre caratteristiche che devono distinguere l’abbigliamento da lavoro che si sceglie per sé e per i propri dipendenti.
Ogni professione ha le sue esigenze, e indossare l’abbigliamento sbagliato può compromettere sia la sicurezza che la performance lavorativa. Ma come scegliere l’abbigliamento da lavoro più adeguato? Ecco 5 aspetti essenziali da valutare, qualunque sia il settore di cui ci si occupa.
Il primo aspetto da valutare è il materiale. Non basta che un capo sia bello o comodo, deve anche garantire resistenza e protezione.
Un imbianchino ha bisogno di tessuti traspiranti e facili da lavare, mentre un operatore sanitario deve puntare su divise facili da igienizzare, traspiranti e resistenti. Per chi lavora all’aperto, come giardinieri e muratori, è essenziale invece scegliere tessuti che resistano alle intemperie e all’usura; mentre professionisti come cuochi dovrebbero preferire divise leggere e antimacchia.
Qualunque circostanza si debba affrontare, è bene scegliere sempre la qualità. Per questo motivo è importante affidarsi a fornitori seri e professionali, come sa bene chi acquista abbigliamento da lavoro su https://www.antinfortunisticametir.it/.
Ogni settore ha le sue regole in termini di sicurezza, e l’abbigliamento deve rispettarle.
Per chi lavora in cantiere, pantaloni e giacche con rinforzi nelle zone più soggette a usura sono essenziali. Un tree climber ha bisogno di pantaloni antitaglio, mentre un infermiere potrebbe dover indossare calzature antiscivolo.
Anche il settore estetico ha le sue esigenze: chi lavora in un centro estetico o parrucchiere deve indossare divise leggere, pratiche e facilmente lavabili, per garantire la massima igiene.
Un abbigliamento scomodo, inappropriato e dalla scorretta vestibilità può essere d’impaccio.
Non avrebbe senso per un’infermiera indossare una divisa attillata che non le permette di muoversi come dovrebbe, così come non avrebbe senso per chi lavora all’aperto avere indumenti non adatti a sopportare pioggia e freddo.
Abbiamo detto che l’abbigliamento da lavoro deve essere resistente, sicuro e confortevole. Ma ancora solo questo non basta. Dobbiamo anche aggiungere la praticità. Per esempio, la presenza di più tasche può fare la differenza per chi deve portare con sé piccoli attrezzi.
Anche la chiusura dei capi è un dettaglio importante: zip robuste per chi lavora all’aperto, bottoni automatici per chi deve cambiarsi velocemente, fibbie per chi ha bisogno di agganciare strumenti.
In tutto questo non bisogna dimenticarsi della riconoscibilità, dell’immagine che si dà di sé professionalmente parlando. Un’estetista con una divisa curata trasmette professionalità, così come un soccorritore con un abbigliamento ben visibile comunica affidabilità.
Molte aziende personalizzano le proprie divise con elementi della propria brand identity, rendendo il personale immediatamente riconoscibile. È importante però che i colori abbiano anche una funzione pratica. Grosso modo, il giallo e l’arancione ad alta visibilità sono utili per chi lavora in strada, mentre i toni scuri possono essere più indicati per chi opera in ambienti dove lo sporco è inevitabile.
Anche il tipo di calzature contribuisce al modo in cui appariamo agli altri. Scarpe antinfortunistiche, zoccoli sanitari o stivali impermeabili devono essere scelti in base alla professione, ma senza trascurare il design.
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