Se i danesi hanno il loro amato hygge, fatto di candele, coperte e atmosfere da catalogo IKEA, i loro cugini finlandesi hanno scelto una via decisamente più pratica e meno Instagram-friendly per raggiungere la serenità: il kalsarikännit.
Prima di storcere il naso e correre a cercare su Google Translate, sappiate che significa letteralmente “ubriacarsi in mutande”. Sì, avete letto bene. In Finlandia, la massima aspirazione di relax dopo una lunga giornata non prevede cene gourmet o serate chic, ma stare comodamente seduti sul divano, con indosso l’intimo (o un pigiama informale, se proprio volete osare), e un drink in mano.
Nessuna compagnia, nessun obbligo sociale. Solo voi, il divano e il vostro spirito alcolico preferito.
Il kalsarikännit non è solo una moda passeggera. È una filosofia di vita, una rivendicazione della solitudine come scelta consapevole e appagante. Per i finlandesi, popolo noto per la loro proverbiale riservatezza e la capacità di convivere serenamente con il silenzio, è una forma di protesta silenziosa contro la frenesia e l’overdose di socialità che spesso caratterizza le nostre vite.
In altre parole, è il modo migliore per dire: “Non voglio vedere nessuno, ma voglio comunque godermi la vita”.
Ora, immaginate di importare questa tradizione in Italia. Spoiler alert: la missione è quasi impossibile. Perché diciamolo, noi italiani siamo geneticamente programmati per fare tutto tranne che rimanere da soli. Che sia una cena improvvisata con amici, un aperitivo in piazza o persino un “sabato sera tranquillo” (che poi finisce con venti persone in casa e quattro teglie di pizza), il nostro DNA urla socialità.
Il solo pensiero di passare una serata in mutande sul divano con un bicchiere di vino può farci sentire in colpa. “E se qualcuno mi chiama? E se mi perdo qualcosa?”.
Tuttavia, c’è un’eccellente possibilità di italianizzare il concetto. Pensateci: cosa c’è di più nostrano che infilarsi il pigiama più brutto che avete, ordinare una pizza su Just Eat (anzi, una pinsa, per sentirvi trendy) e versarvi uno spritz o un Negroni, tutto mentre binge-watchate l’ultima serie su Netflix? Certo, in Italia il kalsarikännit non sarebbe mai solitario al 100%: ci sarebbero le videochiamate di amici, i messaggi WhatsApp del gruppo famiglia e probabilmente il corriere Amazon che arriva proprio mentre siete in intimo.
Ma torniamo seri – o quasi. In un mondo sempre più frenetico, dove persino il relax diventa una performance social da immortalare con hashtag come #selfcare e #meTime, il kalsarikännit ci ricorda che possiamo ancora rilassarci senza sentirci obbligati a dimostrarlo a qualcuno. Niente foto, niente filtri, niente fronzoli. Solo voi, il vostro drink e la libertà di lasciarvi andare.
E se qualcuno vi chiede: “Che hai fatto ieri sera?”, potete sempre rispondere con un ironico: “Ho praticato il kalsarikännit. Cultura nordica, sai com’è…”. Alla fine, è una scusa perfetta per sdoganare quella serata in cui non avete voglia di fare assolutamente nulla e farla sembrare una scelta altamente sofisticata.
Se siete arrivati fino a qui, sappiate che questo articolo non è solo un’ode al relax finlandese, ma anche un tentativo ben studiato per conquistare il cuore di Google. Sì, kalsarikännit è una keyword che merita di essere portata in alto nei risultati di ricerca, insieme a combinazioni come “serata relax perfetta”, “come rilassarsi dopo il lavoro” e “modi per godersi la solitudine”. Perché? Perché tutti, anche noi italiani irriducibilmente sociali, abbiamo bisogno di un po’ di sano egoismo. In mutande, ovviamente.
In conclusione: la prossima volta che vi sentite sopraffatti da impegni e socialità forzata, provate a regalarvi una serata di kalsarikännit. Non è necessario seguire alla lettera il manuale finlandese; basta un po’ di relax, un bicchiere del vostro drink preferito e una totale, benedetta assenza di sensi di colpa.
Perché il vero lusso, oggi, è il diritto di non fare assolutamente nulla. Con stile. O senza, in caso di mutande.
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