Si parla spesso di lavori green (o green jobs), ma è importante sottolineare cosa sono e quali professionalità deputate alla sostenibilità sono tra le più richieste non solo oggi, ma anche per i lavoratori del domani. In linea generale, possiamo dire che lavora nel settore green chi opera in tutti quei campi innovativi che hanno come core business la sostenibilità. Possono essere mansioni del settore primario, secondario e terziario. Il mondo dei lavori green è in continua e costante crescita.
I lavori green sono a stretto contatto con la sostenibilità, l’ecologia, la lotta agli sprechi, seguendo un po’ le linee guida dettate sin da 2015 dall’Agenda 2030, redatta dai Paesi aderenti all’Onu per uno sviluppo sostenibile di tutti i Paesi del mondo, nessuno escluso.
Per comprendere meglio cosa sono i green jobs, è sicuramente utile tener presente la sua definizione: “si tratta di impieghi che mirano a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante.”
I green jobs sono, dunque, tutte quelle professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta. Si tratta, più specificatamente, di lavori del futuro con una forte vocazione etica, che offrono brillanti opportunità nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’amministrazione pubblica e dei servizi, contribuendo in maniera decisiva a preservare la qualità e l’integrità dell’ambiente.
Quindi, i green jobs possono riguardare energie rinnovabili, produzione e commercializzazione di materiali biocompatibili, produzioni a basso impatto, ma anche informazione, turismo e molto altro ancora. Possiamo fare alcuni esempi dei lavori green più richiesti:
l’Ingegnere ambientale: Questa figura professionale cerca di risolvere i problemi legati alla sostenibilità, in particolare per quello che riguarda i settori delle costruzioni, dei rifiuti e del loro smaltimento, dei servizi di pubblica utilità, trovando soluzioni innovative, all’avanguardia e, ovviamente, green, per rendere il mondo più sostenibile;
il Bioinformatico: colui che gestisce ed elabora dati e processi biologici usando l’informatica. Lavora nelle industrie farmaceutiche e chimiche, nelle aziende sviluppatrici di software, nei dipartimenti di ricerca e sviluppo;
Specialista in contabilità verde: una figura professionale davvero interessante per fornire strade da affrontare per quello che riguarda materie contabili, fiscali e finanziarie, tutte viste nell’ottica della sostenibilità. Può essere utile per navigare nel mare di bonus e incentivi.
L’ESG Manager (o Sustainability Manager): è un dirigente che opera all’interno del contesto aziendale seguendo i criteri ESG e sta per “Environmental, Social and Governance”, ovvero per “Ambientale, Sociale e Governance”. Un ESG Manager può gestire diversi settori aziendali e il suo scopo principale è quello di ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi di un’azienda.
Se nel mondo del lavoro la nuova parola d’ordine è “green”, le aziende allora sono sempre più alla ricerca di lavoratori che mostrino una sensibilità su questi temi. Il possesso di attitudini al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale ricoprono infatti un ruolo molto importante nelle richieste delle imprese.
Tra le professioni per le quali la richiesta con importanza elevata di competenze green raggiunge percentuali importanti si incontrano gli ingegneri civili, gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, i tecnici della gestione di cantieri edili, i tecnici della sicurezza sul lavoro e gli ingegneri energetici e meccanici. Data la trasversalità delle competenze, si evidenziano valori elevati anche in figure meno specializzate, come gli idraulici e i posatori di tubazioni idrauliche e di gas, ma anche tra i cuochi in alberghi e ristoranti.
L’Italia procede su un sentiero di sviluppo insostenibile e, nonostante gli impegni presi a livello internazionale anche con la firma del Patto sul Futuro, le scelte del Paese risultano insufficienti per raggiungere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, non solo. Dei 37 obiettivi legati a impegni sia europei che nazionali, solo otto sono raggiungibili entro il 2030. Per chi si occupa di sviluppo sostenibile l’attuale stato del mondo non è una sorpresa.
La consapevolezza delle persone su questi temi sta aumentando. E appare grave il divario tra le preoccupazioni della popolazione e l’azione politica. Nove italiani su dieci sono preoccupati per lo stato degli ecosistemi, maturando la convinzione che il pianeta stia raggiungendo pericolosi “punti di rottura”. Si chiede a gran voce una transizione ecologica più rapida e incisiva, in cui l’Italia debba necessariamente rafforzare i propri impegni nella lotta al cambiamento climatico.
A cura di Ernesto Meoli
[ Leggi anche i nostri articoli riguardanti: Città Green , Le professioni del Green Deal , Packaging Ecosostenibile ]
–