Strutturare un percorso che dalle elementari al dottorato possa fornire gli strumenti giusti per formarsi è un compito di grande responsabilità che spetta agli esperti e alle persone che hanno ricevuto l’incarico di occupare la strategica posizione di operare per la formazione.
Uno degli aspetti di cui prendersi cura è la formazione e il reclutamento dei docenti, che sono il punto di riferimento degli studenti e delle studentesse di ogni ordine e grado e dai quali dipende la qualità del sistema educativo.
Il percorso per diventare insegnante si è modificato più volte negli anni e, anche nell’ultimo periodo ci sono stati dei cambiamenti. Per l’anno scolastico 2024/25 ci saranno criteri più stringenti per la bocciatura e il voto in condotta anche per le scuole medie, nell’idea di creare una scuola che sia più attenta a valutare gli studenti nei loro comportamenti, anche se l’Europa spinge per promuovere scuole che si dimostrino all’avanguardia dal punto di vista dell’offerta formativa e delle opportunità di crescita.
Per quanto riguarda gli insegnanti, nel 2024 è stato bandito un concorso per permettere ai possessori di titoli e di anni di supplenze di poter ottenere il ruolo. Il percorso per arrivare al concorso e concorrere per l’insegnamento prescelto prevede diverse tappe. Scopriamole insieme.
Per diventare insegnante, indipendentemente dal grado scolastico in cui si desidera insegnare, è obbligatorio conseguire il titolo universitario idoneo.
Per la scuola primaria è necessario conseguire la Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria. Per la scuola secondaria di 1° grado bisogna invece ottenere la laurea magistrale in base alla classe di concorso per cui poi si desidera concorrere, come ad esempio LM-70 per Lettere, o la LM-65 per matematica e fisica. Per insegnare alle scuole superiori, o scuola secondaria di secondo grado, il percorso è lo stesso delle scuole secondarie di primo grado, anche se ci sono più indirizzi di specializzazione perché le materie da insegnare sono di più.
La laurea in scienze della formazione è abilitante per insegnare nella scuola primaria, ma per poter partecipare ai concorsi in base alla materia di insegnamento che si desidera bisogna continuare con il percorso di abilitazione.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 59/2017, ci sono 3 percorsi di abilitazione per diventare insegnante, che sono pensati per le diverse condizioni del docente.
Il principale è rappresentato dai 60 cfu per l’abilitazione all’insegnamento. I percorsi per l’insegnamento, erogati anche dalle università telematiche come Unicusano, della durata di un anno che hanno un piano di studi con corsi teorico-pratici e un tirocinio. Per i docenti che hanno almeno 3 anni di esperienza in una scuola statale o privata, è possibile invece accedere al concorso straordinario.
Per diventare insegnante della scuola secondaria di secondo grado è invece necessario seguire un percorso biennale post-laurea di due anni, la scuola di specializzazione per gli insegnanti.
Chi desidera invece occuparsi dell’insegnamento di sostegno può seguire i percorsi TFA specifici per il sostegno, che hanno una durata di un anno e consentono di avere i 60 cfu richiesti per l’abilitazione.
Dopo aver conseguito il titolo di abilitazione all’insegnamento, per diventare insegnante di ruolo bisogna superare il concorso, che viene bandito dal MUR e permette di presentare domanda per la provincia per la quale si vuole essere inseriti in graduatoria.
Il concorso prevede una prova scritta e una prova orale e i calendari vengono stabiliti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Chi supera la prova concorsuale viene inserito nelle graduatorie provinciali e assegnato in una delle scuola che ha indicato in fase di compilazione della domanda. Se non si supera il concorso, ci si può sempre inserire nelle graduatorie provvisorie e svolgere attività di supplenza sempre in linea con i titoli d’accesso e le abilitazioni.
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