Forma dopo forma: la scultura simbolica di Flavia Robalo


Forma dopo forma: la scultura simbolica di Flavia Robalo Immagine

“Il viaggio è diventato il suo modo di stare tra le nuvole, per liberare anima, bambino interiore e creatività; l’unico modo per accedere al nutrimento indispensabile per imparare il rispetto dell’attesa, della condivisione; quel nutrimento che insegna a vincere e perdere, divertirsi ed amare.”

Flavia Robalo nasce a Buenos Aires, Argentina, nel 1973.

Nel 1984 inizia la sua formazione scolastica in pittura e scultura e nel 1991 approfondisce la lavorazione del marmo, come allieva e assistente dello scultore Orio Dal Porto.

Nel 1997 intraprende il primo viaggio a Pietrasanta, in Italia, dove continua la sua formazione come scultrice ed inizia a esporre le sue opere in un susseguirsi di simposi ed attività artistiche.

Questa strada la porterà ad ottenere riconoscimenti e premi Internazionali, nel corso degli anni, in tutto il mondo.

La sua è un’arte che si rivela passo dopo passo, forma dopo forma, in simboliche sculture che parlano e raccontano di vite e di storie intrecciate, sognate, sospese sul bordo sottile della terra.

Ci si aspetterebbe di vederle muoverle, quasi, da un momento all’altro; con un tuffo inaspettato lasciare vuoto quel posto che le tiene ancorate, per dare spazio alla mobilità dei loro significati.

Sculture come bambini, che ci prendono per mano ed accompagnano lungo un sentiero immaginario:

Ci vuole curiosità, spirito d’avventura e cuore aperto per permettersi di incontrare le sue creature oniriche.

C’è bisogno di prendere il coraggio di abbandonare le maschere per attraversare un’intera finestra e trovare al di là un universo minutamente infinito, uno spazio di confine dove finisce la realtà ed iniziano i sogni, dove è possibile inoltrarsi per incontrare paure e desideri.

Per poi rimanere lì, in quello spazio, e con un piccolo movimento percorrerlo tutto.

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