Industria 5.0: K-LOOPS e le sue intuizioni futuristiche


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L’Azienda K-LOOPS Srl, nata nel 2019 con la partecipazione dell’Università di Modena, sviluppa soluzioni software avanzate per la robotica e l’automazione industriale, attraverso un eccellente team formato da diversi professionisti in ambito scientifico.

K-LOOPS è specializzata nella programmazione di robot KUKA e ABB, PLC Beckhoff e Siemens, e nello sviluppo di software personalizzati in C/C++ e Python, operando principalmente a Modena e Bari, ma disponibile in tutta Italia e anche all’estero.

Inoltre, K-LOOPS si sta attualmente occupando di ben tre progetti europei volti a migliorare l’accuratezza dei movimenti dei robot industriali in ampi spazi di lavoro, e alla realizzazione di digital twin e simulazioni virtuali avanzate di interi impianti industriali, utili per la validazione e l’ottimizzazione dei processi.

Il servizio di consulenza offerto da K-LOOPS non ha eguali: viene fornito supporto a diversi system integrator nella programmazione e progettazione di isole automatiche, inclusi interventi per l’avviamento delle macchine e la gestione delle emergenze, adattandosi e rispettando costantemente il know how del cliente finale.

Chiediamo a Damiano Biondi, socio di K-LOOPS insieme a Michele Gadaleta, di parlarci di una delle loro ideazioni più efficienti:

“Ci siamo resi conto che oggi il mercato aveva bisogno di tecnologie abilitanti per raggiungere le performance e la flessibilità richiesta dall’industria moderna, e per questo è nato K-ARL.

I robot industriali sono macchine flessibili, ma che una volta programmate diventano molto rigide, in grado di ripetere continuamente le stesse operazioni con scarsa possibilità di reagire rapidamente ad eventuali imprevisti, poiché, per dare un nuovo comando ad un robot, è necessario modificarne manualmente il software.

K-ARL, invece, è stato ideato con la facoltà di abilitare i controllori dei robot attuali a ricevere facilmente nuove istruzioni, pertanto in un’ottica di industria 5.0 un eventuale intelligenza artificiale potrebbe controllarne il processo in maniera flessibile e dinamica.

Inoltre, stiamo anche sviluppando un nuovo controllore aperto e flessibile, pronto ad interagire coi sistemi di intelligenza artificiale, in grado di controllare macchine, robot e altri dispositivi industriali, garantendo la sicurezza delle persone, ma allo stesso tempo permettendo un’interazione uomo macchina sempre più coinvolgenti.”

A cura di Federica Ragnini

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