“Io Posso: un’avventura chiamata autismo” – La storia di Patricia e Alejandra


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“Io sono diversa, non inferiore”
– Dr.ssa Temple Grandin, PhD, autistica

Patricia Nasi è un’operatrice olistica ed autrice del libro “Io posso: un’avventura chiamata autismo”, scritto grazie alle esperienze vissute con la figlia Alejandra, ragazza autistica.

Il libro offre una prospettiva diversa sull’autismo

Non viene visto come una patologia, ma come un “mondo altro”, fatto da tante sfaccettature, tra cui brillano delle qualità notevoli: una memoria eccellente, spesso una grande intelligenza, una visione oltre gli schemi e le apparenze e un’immensa capacità di amare.
Quest’ultime sono le caratteristiche della figlia che Patricia ammira di più: una visione senza giudizio dell’altro, attraverso la purezza del suo filtro d’amore.

Il percorso tra madre e figlia è stato un continuo cercare un punto di incontro tra i loro due mondi, affinché Alejandra potesse integrarsi e vivere nella nostra società senza annullare le sue qualità, cosa che – secondo Patricia – viene invece fatta con le terapie convenzionali: si cerca di cambiare il bambino autistico, in modo che impari a reagire in un certo modo davanti a determinati stimoli, non lo si esorta a pensare, a scegliere, a conoscere se stesso e ad essere felice.

Il percorso energetico-spirituale ha cambiato la vita di entrambe

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, Patricia si è affidata infatti alle tecniche olistiche, riuscendo così a lavorare sul rapporto madre-figlia ad un livello molto più profondo.

“Patricia, quale scopo intendevi raggiungere con la pubblicazione del libro?”

“Lanciare un messaggio di speranza. In genere, una diagnosi di qualsiasi tipo viene accompagnata da una serie di limiti per la persona coinvolta, vale a dire tutto quello che la medicina stabilisce che non potrà fare. Ci dimentichiamo però che siamo un accoppiamento potente di spirito e mente, e quest’ultima può essere un grande alleato se lavoriamo per svilupparla (in fondo, si dice che del cervello ne conosciamo appena il 10%!).
Mi piace pensare che la vita sia come un grosso magazzino al buio, pieno di possibilità. La medicina tradizionale è come una persona che entra nel magazzino con una torcia, e con il suo cono di luce (le sue conoscenze) illumina una parte di possibilità, vede solo quelle ed esclude le altre, non sapendo nemmeno che esistono perché rimangono al buio. Ecco: le tecniche olistiche ci permettono di accendere la luce del magazzino per vedere tutte le altre possibilità.”

             

L’obiettivo di Patricia, raggiunto attraverso la pubblicazione del libro e l’apertura di un blog, è quello di dare speranza al prossimo: attraverso l’accoppiamento di spirito e mente si possono superare i limiti imposti dalla medicina tradizionale, che si concentra poco sulle risorse del bambino autistico.

Per conoscere meglio la storia di Alejandra e Patricia e del loro cammino spirituale, è possibile visitarne il Sito Web o immergersi nel libro acquistabile su Amazon ed in libreria.

A cura di Giuseppina Maria Luisa Spampinato

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