Un’ottava sopra con il batterista e producer Marco Maggiore


Un’ottava sopra con il batterista e producer Marco Maggiore Immagine

Marco Maggiore è un talentuoso artista a 360 gradi: batterista, produttore, insegnante e scrittore

Classe 1981 ed amante dello strumento fin dalla tenera età, ha collaborato nel tempo con artisti di fama internazionale del panorama musicale del calibro di Sting, Renato Zero, Amii Stewart, Zucchero, Andrea Griminelli; attraversando e assaggiando così vari stili musicali e fondendo nella sua poetica artistica elementi di rock, pop, funk, jazz, progressive rock, world music ed elettronica.

Il suo primo album da solista è intitolato “PassWords” e si è aggiudicato il quinto posto come miglior album indipendente nella classifica mondiale di WakeUpNews

Quest’anno ne ricorre il decimo anniversario dalla pubblicazione ed è quindi un anno, per Marco, fatto di bilanci e riflessioni. Oggi come allora è più che mai vivido in lui il desiderio di rimanere realmente “indipendente” nell’affrontare la sua produzione, per poter mantenere una certa integrità artistica che dieci anni fa poteva sembrare piuttosto folle, ma che poi nel tempo si è rivelata restituirgli grandi soddisfazioni.

Tra le varie partecipazioni artistiche da ricordare, infatti, vi sono le trascorse esperienze in Sud Africa e Zimbabwe su invito dell’Ambasciata Italiana, che gli aprirono le porte a grandi eventi internazionali come l’Hifa, il festival musicale e teatrale più famoso dell’Africa australe; ed il grande concerto finale all’Old Georgians Stadium dell’ottobre 2015, in Zimbabwe.

Marco dedica tempo e passione anche alla didattica, alternandosi in due scuole diverse per far fronte alla grande richiesta di insegnamento musicale che oggi sembra essere sempre in crescita.

“Marco, quali sono i tuoi progetti futuri?”

“Questo è stato soprattutto un anno di bilanci sui lavori svolti in passato. Un guardarsi indietro per osservare le grandi soddisfazioni così come i momenti difficili. In un certo senso sento la conclusione di alcuni cicli artistici e di vita ma anche di apertura a nuovi inizi che si prospettano impegnativi ed entusiasmanti. L’arte, si sa, è fatta anche di queste cose.

Sto valutando in questi giorni se ci sia del materiale registrato sufficiente per poter pubblicare un EP o addirittura un Album Live relativo al mio ultimo concento. Fermentano anche idee per un nuovo album, ma è davvero troppo presto per poter parlare di registrazione; al momento sto solo raccogliendo le idee.

Poi c’è il lavoro che sto portando avanti con il progetto OMEGA T, con gli amici Graziano De Murtas alla chitarra e voce ed Alberto Bollati al basso e voce: questo progetto eterogeneo è nato un paio di anni fa e per il momento proponiamo un repertorio esclusivamente fatto di cover rock, funk, fusion e progressive rock. Con loro sto svolgendo una fitta attività live che ci sta dando parecchie soddisfazioni con una serie di concerti che fino ad ora sono andati praticamente tutti SOLD OUT!”

A cura di Marzia Lazzerini

Potrebbe interessarti