Alberto Bozzo è un avvocato – eLawyer e Digital Law Expert – che dal 2001 si occupa di Diritto del Lavoro e Diritto del trattamento dei Dati Personali.
Dal 2005 fa parte come fondatore e professionista dello Studio Legale Paternostro Bozzo Zanatta.
Nel 2005 ha costituito Obiettivo Privacy, una delle prime società in Italia di consulenza in materia che ha prestato assistenza a diverse pubbliche amministrazioni nella redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.
In tutti questi anni ha acquisito una significativa competenza nelle materie di propria competenza. Attualmente, è Partner del Sole 24 Ore e Responsabile Protezione dei Dati Personali presso diverse strutture sanitarie in Veneto e Friuli; fa inoltre parte di diverse associazioni professionali nel settore della privacy, quali DPO INNOVATION – FEDERPRIVACY – ASSODATA professionisti nella privacy.
Dirige e coordina la redazione di due rubriche dedicate al diritto del lavoro (“Il caffè del mattino“) e al diritto della privacy (“Diritto Rovescio“).
Entrando nel merito dell’argomento: l’ingresso invasivo dei social network nelle nostre vite, abbinato ad un’evoluzione tecnologica rapida e continua, causa il proliferare di minacce sul web con effetti spesso devastanti sulle vite dei singoli utenti. Si passa dalla appropriazione indebita e gratuita dei dati personali, a vere e proprie truffe.
Uno dei più grandi successi in tema digitale è invece rappresentato dall’intelligenza artificiale, con la creazione di algoritmi che, simulando il comportamento umano, raccogliendo informazioni e dati sul web, non portano semplicemente a termine un’attività, ma ottimizzano in tempi rapidissimi i risultati stessi. Un esempio semplice ma esaustivo è rappresentato dai navigatori che riescono a valutare quale sia la strada più veloce in base a cosa accade in quel momento.
Se da una parte potrebbe portare a migliorare la qualità della vita con, ad esempio, diagnosi precoci per le malattie o la riduzione dei rischi in ambienti pericolosi; dall’altra, un suo uso inappropriato, potrebbe portare ad una sorveglianza di massa, ad una discriminazione e perdita di posti di lavoro e tante altre problematiche.
È fondamentale pertanto che vi siano delle nuove leggi che regolamentino un uso giusto e responsabile dell’Intelligenza artificiale. Qualche legge in materia di protezione dei dati c’è già in Europa; tuttavia, servirebbero altre leggi a tutela delle persone. Lo sviluppo tecnologico dovrà andare di pari passo con l’utilizzo responsabile e giusto del bene comune per far si che porti solo vantaggi e non minacce per il futuro di tutti noi.
“L’Intelligenza Artificiale è un mezzo che può essere utilizzato per affrontare e risolvere diverse sfide e problemi nel futuro. Come con qualsiasi strumento, è l’utilizzo che ne facciamo che determina l’impatto positivo o negativo che può avere. È importante educare e sensibilizzare le persone, inclusi gli imprenditori, sull’uso responsabile ed etico dell’Intelligenza Artificiale.
Utilizzata correttamente, l’AI può aumentare la produttività e sopperire al calo della forza lavoro, consentendo alle imprese di affrontare meglio le sfide del futuro. Continuare a promuovere una comprensione approfondita dell’Intelligenza Artificiale e dei suoi potenziali benefici può aiutare a guidare un utilizzo responsabile e consapevole di questa tecnologia, contribuendo a creare un futuro in cui l’AI sia uno strumento positivo per l’umanità.”
A cura di Valentina Germani