Processi evolutivi e comunicativi dell’età infantile con la Dott.ssa Sara Gueddari


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“Ci preoccupiamo di ciò che un bambino diventerà domani, ma ci dimentichiamo che lui è qualcuno oggi”.
– Stacia Tauscher

Sara Gueddari è una Terapista della neuro e psicomotricità (TNPEE) e logopedista specializzata in età evolutiva. La scelta del suo percorso formativo nasce dall’amore innato per i bambini, oltre che dall’interesse per lo studio della medicina. Dopo esser diventata neuropsicomotricista, è subentrato in lei un forte desiderio di approfondire le dinamiche legate alle abilità di comunicazione e linguaggio, per poter avere una prospettiva più completa.

Grazie ad approfonditi studi logopedici ha acquisito le competenze per poter osservare, valutare ed intervenire con cognizione di causa sulle fasi di sviluppo del bambino, avendo una visione completa sulle molteplici aree di funzionamento.

La neuropsicomotricità e la logopedia nell’età evolutiva sono discipline che si completano. La prima permette di comprendere i processi evolutivi del bambino che impattano sulle capacità motorie, emotive, comportamentali e relazionali; la seconda analizza diverse abilità, fra cui quelle comunicative e non, vocali, fonetiche, fonologiche e lessicali.

Poter disporre di entrambe le competenze professionali consente alla Dott.ssa Gueddari di poter rappresentare un punto di riferimento per bambini e giovani ragazzi, consigliando ed agendo tempestivamente, unitamente alla necessità di ulteriori approfondimenti o percorsi, coordinandosi con altri colleghi del settore ed integrando entrambi gli aspetti per rispondere prontamente e correttamente alle esigenze e bisogni specifici dei suoi piccoli pazienti.

“Dott.ssa, in quali casi è opportuno rivolgersi ad un neuro e psicomotricista ed in quali ad un logopedista?”

“È opportuno rivolgersi ad un Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) in una varietà di situazioni in cui si riscontrano ritardi o alterazioni nelle tappe dello sviluppo del bambino.

Ecco alcuni esempi concreti in cui la consulenza di un neuropsicomotricista potrebbe essere utile:
– Per quanto riguarda lo sviluppo motorio, se un bambino non raggiunge le tappe tipiche per la sua età, come il controllo del capo, il rotolamento, il sedersi, il gattonamento o la camminata. Oppure se emergono difficoltà nell’eseguire movimenti coordinati, come afferrare oggetti, usare utensili, vestirsi o svolgere attività fino-motorie. Inoltre, se si osservano difficoltà visivo-spaziali e grafo-motorie nel disegno e/o nella scrittura;
– Per quanto riguarda l’area emotivo-comportamentale: nel caso in cui un bambino manifesti comportamenti problematici, come aggressività, ansia, iperattività o difficoltà nell’interagire socialmente con i coetanei;
– Per quanto riguarda gli aspetti comunicativo-relazionali: se un bambino fatica nell’instaurare relazioni con gli altri e tende ad isolarsi, o se si osserva un ritardo nell’acquisizione del linguaggio verbale o non verbale, nell’ascolto, nella comprensione e/o nell’uso del linguaggio del corpo;
– Per quanto riguarda le abilità cognitive: se si osservano modalità di gioco immature per l’età, con difficoltà, ad esempio, nella pianificazione delle sequenze d’azione necessarie al raggiungimento di uno scopo, oppure se emergono fragilità a livello attentivo, di memoria e/o di organizzazione spazio-temporale.

In generale, se i genitori o gli insegnanti notano qualsiasi segno di disagio o difficoltà nello sviluppo di un bambino, consultare un neuropsicomotricista e associare un monitoraggio medico può essere un passo importante per identificare e affrontare le sfide precocemente, favorendo così un miglior sviluppo complessivo del bambino.

È opportuno, invece – o in maniera complementare – rivolgersi a un logopedista in diverse situazioni in cui si riscontrano difficoltà o ritardi nelle abilità di comunicazione, linguaggio e di apprendimento.

Anche in questo caso, elenco degli esempi in cui la consulenza logopedica, in età evolutiva, può essere utile:
– Rispetto agli aspetti linguistici: se un bambino non acquisisce le abilità linguistiche tipiche per la sua età, come la lallazione, la produzione delle prime parole o la formazione di frasi complesse, potrebbe essere indicativo di un ritardo nel linguaggio ed è consigliabile una valutazione approfondita;
– Oppure se un bambino ha difficoltà nella pronuncia corretta dei suoni o delle parole, come la sostituzione, l’omissione o la distorsione dei suoni e questo compromette l’intelligibilità dei suoi messaggi verbali. Se si osservano difficoltà nella comprensione del linguaggio o nell’espressione verbale, nel seguire istruzioni complesse o nel narrare eventi.
– Inoltre, se si hanno dubbi rispetto a un possibile quadro di balbuzie in bambini che mostrano irregolarità nella fluenza verbale.

Per ciò che concerne gli apprendimenti: nel caso in cui un bambino mostri difficoltà nella lettura, nella scrittura, nella comprensione del testo scritto, nelle abilità logico-matematiche e/o negli aspetti attentivi e di memoria di lavoro.



Rispetto alle funzioni orali: per consulenza e supporto nello sviluppo alimentare durante l’allattamento, lo svezzamento e fino alle competenze masticatorie, in presenza di squilibri oro-facciali, se viene individuata una deglutizione atipica o in presenza di alterazioni del frenulo linguale, etc.
In generale, anche in questo caso, se genitori, insegnanti o professionisti della salute notano qualsiasi segno di difficoltà nella comunicazione, nel linguaggio o negli apprendimenti di un bambino, è consigliabile consultare un logopedista ed associare un monitoraggio medico per una valutazione approfondita e un trattamento mirato.

L’intervento precoce può aiutare a migliorare le abilità comunicative e linguistiche del bambino e favorire il suo successo accademico e sociale.”

A cura di Valentina Germani

Contatti Dott.ssa Sara Gueddari

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