Sin dall’inizio della sua carriera si è occupata di risorse umane e la sua determinazione professionale l’ha portata ben presto a ricoprire ruoli manageriali legati allo sviluppo del capitale umano.
Appassionata del suo lavoro e affascinata dalle sfumature dell’essere umano, ad Elisa piace mettersi a servizio di tutti coloro che desiderano un cambiamento ed un evoluzione nella propria vita: sia esso legato ad aspetti personali e privati, quanto a quelli professionali.
Empatica, creativa, appassionata della ricerca in ogni sua forma, con uno sguardo sempre rivolto al futuro, ma ben saldo a forti valori.
La sua mission è supportare ed accompagnare le persone a connettersi con il loro ‘scopo’ di vita, ovvero il senso dello scopo, la propria unicità, i talenti espressi e predittivi e le qualità, facendo in modo che tutto avvenga con coraggio e fiducia. Sostiene che tutto ciò che parte del cuore ed è pregno di amore troverà sempre la modalità per emergere.
Le sue lezioni non sono solo nozionistiche, ma si caratterizzano per il taglio pratico affinché il suo contributo possa essere fruibile e messo in atto dai discenti sin da subito.
“Un percorso di coaching è molte differente dalla psicoterapia perché quest’ultima si fonda su basi scientifiche utilizzando metodi e strumenti in cui lo psicologo fornisce una consulenza ed il suo focus è principalmente incentrato a curare le ferite del passato.
Il coaching invece, è un metodo pragmatico potentissimo ed il coach entra in campo con il ruolo di facilitatore, indossa occhiali performanti che gli consentono di individuare tutte le risorse e le qualità del suo coachee (cliente); lo guida nel suo processo di sviluppo dimostrando lealtà e sostegno rispetto all’obiettivo del suo cliente.
Il coaching è proiettato sul futuro, ovvero sugli obiettivi che la persona desidera raggiungere. Lo strumento cardine è l’utilizzo delle domande potenti di carattere esplorativo e di orientamento, che per mezzo di una comunicazione empatica consente di andare ad esplorare il futuro desiderato del coachee, il quale interrogandosi sulle sue emozioni, abitudini, bisogni, interferenze, logiche di pensiero, convinzioni limitanti, meccanismi di difesa, sarà in grado di lasciare andare tutto ciò che non gli risulta funzionale ed in linea con il suo obiettivo.
La fase esplorativa consente al coachee di connettersi con il suo stato più profondo che lo condurrà a migliorare la concentrazione, sviluppare e potenziare l’immaginazione e dalla creatività passare all’azione. Questo, fa in modo che si origini una nuova prospettiva che si amplifica su più dimensioni e la persona diventa automaticamente più autonoma e consapevole a tal punto che si serve degli accadimenti senza più farsi asservire da essi”.
Elisa ama i fiori, in particolar modo la fase di ‘fioritura’ ed in questo processo lento di ri-nascita e trasformazione mette a disposizione la sua esperienza per allenare con professionalità, riservatezza e reciproca fiducia.
A cura di Marzia Lazzerini