Arte bianca da asporto: gli impasti del sorriso di Strapizzami a Gallarate!

Siete pronti a mettere un po’ di pepe al vostro impasto quotidiano?
Stiamo per entrare nel meraviglioso mondo dell’arte bianca di Federico e della sua pizzeria da asporto “Strapizzami”, a Gallarate

Federico Macaluso sceglie, per dar vita ad un’attività che fa dell’impasto un vero e proprio viaggio culinario di gusto ed eccellenza, la tradizione napoletana, accostandole però quel tocco di innovazione e contemporaneità che non guasta mai.

Se siete alla ricerca di una pizza originale e salutare, il suo impasto alla curcuma è quello che fa per voi:

Oltre ad aggiungere un tocco di colore alla pizza, la curcuma è infatti conosciuta ed amata anche e soprattutto per le sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.

Impasto alla canapa, la pizza del sorriso:

Questa scelta sana ed originale non solo aggiunge un elemento di novità nel menù di Federico, ma potrebbe anche far sorridere i clienti più avventurosi; la canapa alimentare è ricca di proteine e acidi grassi essenziali.

Siete alla ricerca di un’opzione corposa e salutare? Provate l’impasto multicereali!

Un’opzione nutriente e perfetta per chi è alla ricerca di una pizza che sia gustosa, corposa, ma anche sana.
Potreste chiedervi: “ma non sarà troppo secca o insipida?”; Assolutamente no! Grazie alla combinazione di cereali come farro, orzo e avena, l’impasto multi cereali è sorprendentemente morbido e gustoso. Inoltre, vi sentirete sazi più a lungo grazie all’alto contenuto di fibre.

“Federico, quali novità ci attendono nel menù di quest’anno?”

“La novità è sicuramente il panino fritto! Da provare assolutamente: molto asciutto e croccante poiché prima fritto e poi passato per pochi minuti nel forno a legna, giusto il tempo di asciugare l’olio di frittura e sciogliere i formaggi”.

In conclusione, se state cercando un impasto che possa regalarvi – incontrando vista, olfatto e palato – un’esplosione di emozioni, una fermata da Strapizzami a Gallarate (VA) è assolutamente d’obbligo!

A cura di Federica Ragnini